Note
sulla
salita
da
Bellagio
al
Superghisallo
Il
giro
è
senz'
altro
impegnativo,
richiede
quindi
un
buon
allenamento,
sia
per
le
salite
da
affrontare
che
per
la
lunghezza
del
percorso.
E'
importante
arrivare
a
Bellagio
in
buone
condizioni,
perchè
la
salita
che
ci
si
trova
di
fronte
non
permette
di
tirare
il
fiato
se
non
per
brevi
tratti.
Il
nome
di
Superghisallo
compare
negli
anni
'60
nel
percorso
di
qualche
edizione
del
Giro
di
Lombardia.
Con
il
Ghisallo
ha
in
comune
i
primi
6
chilometri,
il
dislivello
e
la
pendenza
media
inducono
a
non
sottovalutarlo.
Sono
previsti
due
tronconi
piuttosto
impegnativi,
intervallati
da
un
breve
tratto
di
falsopiano,
di
un
chilometro,
poco
prima
dell'abitato
di
Cernobbio.
La
salita
inizia
da
Bellagio,
al
centro
del
Lago
di
Como.
Dopo
il
perfido
tratto
che
conduce
a
Guello
(e
che
rimandiamo
al
percorso
"da
Milano
al
Ghisallo
da
Bellagio"),
occorre
svoltare
a
destra,
seguendo
le
indicazioni
per
Monte
San
Primo
e
Piano
Rancio.
La
strada
immersa
nel
verde,
si
snoda
attraverso
fitte
foreste
di
conifere
toccando
minuscoli
nuclei
abitati,
affrontando
una
serie
di
otto
tornanti
e
valicando
a
Piano
Rancio
(987
slm)
a
pochi
passi
dalla
sorgente
del
Lambro.
Il
tratto
dal
bivio
di
Guello
fino
a
Piano
Rancio,
poco
più
di
5
chilometri,
presenta
una
pendenza
media
del
6,6%,
poi
da
Piano
Rancio
al
Ghisallo
la
strada
è
completamente
in
discesa
per
3
km.
Nel
Giro
di
Lombardia
del
1961
lo
spagnolo
Bahamontes
percorse
i
9,5
km
tra
il
bivio
per
Onno
e
Piano
Rancio
in
31'
30".
Massignan,
Poulidor,
Taccone
e
Fontana
completarono
la
scalata
in
31'
53",
Anquetil
in
32'
01".
Una
volta
giunti
al
Ghisallo,
è
bene
non
privarsi
del
piacere
di
visitare
il
Santuario
ove
sono
custodite
le
biciclette
dei
grandi
campioni
della
storia
del
ciclismo,
mentre
nel
piazzale
antistante
una
fontana
è
quel
che
ci
vuole
per
dissetarsi.
La
strada,
da
questo
punto
fino
ad
Erba,
non
presenta
più
salite,
ma
il
"Piccolo
Giro
di
Lombardia"
ha
davanti
ancora
molti
chilometri
ed
una
salita
non
trascurabile,
da
Pescate
a
Galbiate
e
Colle
Brianza.
Al
termine
di
questo
giro
rimarrà
senzaltro
la
soddisfazione
di
aver
affrontato
molti
chilometri
impegnativi
in
una
bella
cornice
di
montagne
e
laghi
brianzoli,
affrontando
una
salita
che
è
nella
storia
del
ciclismo.
Inutile
ricordare
che
un
giro
così
impegnativo
oltre
a
dover
essere
affrontato
solo
se
adeguatamente
allenati,
richiede
anche
una
buona
provvista
di
cibo
energetico
e
la
borraccia
sempre
adeguatamente
piena
di
acqua
e
sali
minerali. |