Val Seriana

La Val Seriana si estende dalla pianura alle cime più alte delle Alpi Orobie, tra cui il pizzo di Coca (3052 m), il pizzo dì Redorta (3037 m) e la punta di Scais (3039 re), lungo il corso del fiume Serio, in un ambiente di grande interesse paesaggistico e culturale.
Il tratto iniziale della valle del fiume Serio, ampio e contornato da morbide colline, dimostra la sua origine di golfo padano e, favorita dalla natura quasi pianeggiante, dal fiume e dalla presenza della mano d'opera, partecipò, in misura assai maggiore delle altre valli bergamasche, allo sviluppo industriale tra la fine dell'800 e l'inizio del '900.

N.B. - I tempi di percorrenza fra distanze ravvicinate possono risultare approssimativi, la tempistica ha inevitabilmente maggior valore fra distanze significative.  

Note

Da Nembro a Selvino,  prestigiosa e impegnativa salita, inserita nella granfondo Felice Gimondi.

Dislivello di 653 metri, lunghezza 11 chilometri, pendenza media 5,9%, pendenza massima attorno al 10%.

La pendenza molto costante la rende adatta piu' ai passisti che ai veri scalatori.

E' una  salita regolarissima, senza impennate ma anche senza un metro di falsopiano. Il segreto sta nel trovare subito la cadenza ed il giusto rapporto, poi si può andare tranquilli sino alla cima, perché la salita non richiede variazioni di ritmo. E' fondamentale non forzare, si corre il rischio di pagare alla distanza. Lungo la strada è possibile ammirare grandi panorami, i tornati da affrontare sono 19.

Il tratto piu' impegnativo coincide con la magnifica serie di tornanti poco oltre l'abitato di San Vito, la strada in questo tratto offre momenti altamente panoramici, alla fine dei numerosi tornanti la strada spiana e permette in prossimità di Selvino un utile recupero.

Nell'affrontare questo percorso occorre considerare anche l'intenso traffico automobilistico nei mesi di Luglio ed Agosto.

Da Gazzaniga al Passo di Ganda,  un'immersione nel verde delle Orobie lungo una solitaria strada.

Dislivello di 675 metri, lunghezza 9,8 chilometri, pendenza media 6,9%, pendenza massima attorno al 12,5%.

La pendenza nei primi 7 chilometri si mantiene sul 6,1%, anche se presenta alcune punte vicine al 10%.

Breve tregua solo all'uscita di Orezzo, ma si tratta solo di poche centinaia di metri.

Gli ultimi 3 chilometri presentano una pendenza media del 7,9% con alcuni passaggi al 12/13%, è quindi importante considerare che lo sforzo maggiore và riservato al termine della scalata.

La carreggiata è sempre molto stretta ma scarsamente trafficata e prevalentemente all'ombra dei boschi.

Lungo la salita non sono presenti fontane è quindi necessario provvedere prima al rifornimento idrico.